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ARCOIRIS ODV ETS - Organizzazione di volontariato con personalità giuridica. Ente del Terzo Settore


PALAZZO ORRÙ

XIX secolo

L’edificio fu eretto nei primi decenni del Novecento in stile liberty per volontà di Giovanni Scalas (1890-1974), proprietario terriero, sposato con Elena Pedditzi (1894-1968). I coniugi non ebbero figli, così la casa passò attraverso vari proprietari: gli attuali sono gli Orrù dai quali deriva l’attuale nome del palazzo. Nel tempo l’edificio è stato ampiamente modificato. Nel 1963 è stato sede della Pretura Comunale e attualmente ospita alcune associazioni: l’associazione femminile multietnica Arcoiris, l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e l’Associazione Studi Storici per le Fortificazioni. Palazzo Orrù sorge nell’unica via di collegamento che in passato univa Quartu Sant’Elena e Quartucciu: solo nel 1951 è stata rinominata via Dante.

La Casa Orrù è una delle molte case quartesi di fine Ottocento, inizi Novecento, detta “a palattu”, che emulano i palazzotti della borghesia cagliaritana. All’organismo architettonico della “casa campidanese” che prendeva luce solo dal cortile centrale ed era priva di aperture verso l’esterno (ad eccezione del portale, delle rare finestre e delle porte di servizio), si sostituisce una tipologia abitativa dotata di facciata ricca di decorazioni e di aperture che ha lo scopo di rappresentare lo status economico e sociale conquistato dai proprietari. Comunque all’interno restano gli ambienti adibiti alle tradizionali lavorazioni dei prodotti agro-pastorali di cui il padrone di casa è imprenditore: non c’è quindi separazione tra la zona abitativa-padronale e la zona artigianale della casa.

L’edificio si eleva su un basamento in pietra, il resto degli alzati è realizzato in làdiri (i tipici mattoni in terra cruda); è articolato su due livelli, di cui il superiore destinato a zona notte.La facciata sulla via Dante è la più ricca e complessa. Presenta un’abbondante decorazione in cemento dipinto in beige che contrasta con l’intonaco ocra. Questo ingresso era destinato ai padroni di casa e agli ospiti importanti. Sulla via Genova la decorazione è essenziale: qui avviene il transito dei lavoranti per svolgere le varie attività. Il portale reca le iniziali del primo proprietario e permetteva l’ingresso di carri e calessi al cortile. Nel cortile vi erano il pozzo, l’albero dei limoni, il forno e da qui si accedeva al magazzino dove venne condotta la lavorazione dell’uva e la vendita dei vini fino agli anni Trenta; lo spazio é attualmente adibito a sala conferenze. Il piccolo ambiente sul lato destro del cortile era probabilmente destinato ad ospitare la servitù.

Dal portoncino si accede ad un ambiente recentemente tramezzato, detto “la stanza dei fiori”, che aveva la funzione di salone-anticamera in cui si accoglievano gli ospiti. Il pavimento di quasi tutta la casa è originale, realizzato con mattonelle in cemento, probabilmente prodotte in una vicina fabbrica. In alcune stanze restano i soffitti decorati con motivi lineari e floreali. Tre belle finestre con arco a sesto acuto, dai tipici vetri colorati, si aprono sul cortile. Nella stanza ora sede dell’associazione Arcoiris avveniva la panificazione e la preparazione di dolci. Tutte le pareti della casa erano in origine decorate e colorate con cornici e fiori dalle tinte vivaci, ma l’arredamento era semplice, in legno rustico.Dall’ingresso di via Dante si accede, attraverso l’andito, all’altra metà della “stanza dei fiori”. La stanza ora sede del Centro Studi per il Risorgimento era la sala da pranzo di cui restano, oltre i pavimenti originali, il soffitto decorato con pitture e stucchi dorati. Dall’anticamera si accedeva alla cucina rustica, poi trasformata in soggiorno, e alle scale che portano al piano superiore dotato di tre camere da letto.


The building was erected at the beginning of the nineteenth century in Liberty Style following the wishes of Giovanni Scalas (1890-1974) landowner, married to Elena Pedditzi (1854-1968). The married couple had no children, so the house passed from one owner to another: the present owner is the Orrù family who gave the name to the house. Throughout time the building was importantly modified. In 1963 it became office of the municipal Magistrate’s Courthouse, and at the present it is used by the Multiethnic Women’s Association Arcoiris, the Institute for the Italian Risorgimento and the Association for Historical Studies for the Fortifications.Palazzo Orrù stands on the only street which in the past used to link Quartu S.Elena to Quartucciu, only in 1951 it became Via Dante.

Casa Orrù is one of the many Houses of Quartu dating the end of the 18th century and the beginning of the 19th century, so called ”a palattu” which wanted to look like the severe looking buildings of Cagliari’s middle class. The architectonic structure of the ”casa campidanese” which only received light from the central court had no openings outwards (except the portal, rare windows or service doors), was replaced by a living typology with a rich decorated front and entrances aiming to represent the family status obtained by the owners. However, inside the rooms concerning the traditional manufacturing of agropastoral goods which belong to the owner of the house have not changed, therefore there is no separation between the living part and the working part of the home.

The building stands on a stone basement, the remaining upper floors are built in “làdiri” (typical plain earth bricks); It is divided in two floors, the upper one was the sleeping area. The front part on Via Dante is the richest and more complex one. It has many cement decorations painted in beige which contrast the yellow earth plaster. This entrance was used by the house owners and important guests. On the Via Genova side the decoration is essential: the workers passed here in order to carry out their job. The portal has the initials of the first owners’ family names and it allowed the entrance of carts and calashes to the court. During the 60-70 years the court was closed by a high wall which also divided the house in two parts. Beyond the wall there was the well, the lemon tree, the oven, the warehouse where wine was produced and sold up to the 1930; nowadays it is a conference room.

The small port leads to a room which was recently portioned called ”the flower room”; it was used as a lobby where guests were entertained. The floor in the whole house is the original one, made of cement tiles, they were probably produced in a nearby factory. The ceiling is decorated with flowers and line drawings. Three beautiful ogive arch windows with their typical painted glasses open on the courtyard. In the room used now by the Arcoiris Association bread and sweets were prepared originally, all the walls of the house were decorated and vividly coloured with flower cornices, but the furniture was simple in farmhouse style. From the entrance in Via Dante through the hall was the “flower room”. The room is now the office of the Centro Studi per il Risorgimento. Formally it was the dining room. The original floors and the ceiling decorated with paintings and golden stucco work are only the original remainings. From the anteroom there was an access to the rustic kitchen and to the staircase leading to the upper floor where there were three bedrooms.